Torniamo in cucina con i nostri bambini

Il progetto di sorveglianza dell’obesità infantile… in Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha esaminato un campione rappresentativo di 10.000 bambini delle scuole elementari di cinque paesi per studiare la relazione fra il tempo passato alla televisione o davanti a un video, le ore di sonno e il consumo alimentare. Il risultato è che per ogni ora passata a un video aumenta di circa il 30% il consumo di bevande zuccherate, barrette dolci, snack di cioccolato, patatine, noccioline, popcorn, pizzette, hamburger, aumenta di circa il 20% il consumo di biscotti, torte, doughnuts e bevande zero (altrettanto dannose per il metabolismo che le bevande zuccherate), mentre diminuisce del 10 % circa il consumo di frutta e di verdura. Per ogni ora in più di sonno, invece, aumenta significativamente il consumo di frutta fresca (+11%) e di verdure (eccetto le patate, + 14%). (Börnhorst C 2015 BMC Public Health 15:442). Già da tempo si sapeva che le ore di televisione e la presenza dl televisore in camera da letto aumentano il rischio di obesità. Naturalmente uno dei meccanismi causali è la sedentarietà. Inoltre la televisione espone alla pubblicità di cibo spazzatura ed è probabile che guardare un video mentre si mangia riduca i segnali di sazietà. Le ore di sonno, invece, sono correlate a un minor rischio di obesità infantile, fin dai primissimi anni di vita. Il meccanismo non è noto con precisione ma si sa che dormendo poco si produce meno leptina, che riduce l’appetito, e più grelina, che lo aumenta. Naturalmente più i bambini stanno alzati a guardare la TV meno tempo hanno per dormire. Spegniamo la TV e ricreiamo un ambiente in cui i bambini possano giocare all’aria aperta, che si stanchino e che facciano una bella nanna.