Mettere su pancia significa ammalarsi di più

Perdere il punto vita è associato a un maggior rischio di ammalarsi di diabete, di infarto, di cancro, di Alzheimer e di morire prematuramente. Chi è magro con la pancia muore di più di chi, pur essendo grasso, mantiene il punto vita (Pischon T 2008 N Engl J Med 359:2105). L’adiposità addominale è una dei tratti della cosiddetta sindrome metabolica (SM), che comprendono anche pressione alta (>130-90 mmHg), glicemia (>100 mg/dL) e trigliceridi alti (>150) e colesterolo HDL basso (<50). Se ci sono tre di questi fattori si dice convenzionalmente che c’è la SM. Era noto da tempo che chi ha la SM si ammala di più di diabete, di infarto e di ictus. Più recentemente si è osservato che chi ha la SM  si ammala di più di vari tipi di cancro e di altre malattie croniche (cataratta, retinopatie, bronchite cronica, artriti, psoriasi, ipertrofia prostatica, calcoli al fegato, steatosi epatica…) . I ricercatori italiani del progetto EPIC hanno recentemente confermato che, dopo la menopausa, le donne con SM si ammalano di più di cancro al seno (tre volte più rispetto alle donne che non hanno nessun tratto di SM) (Agnoli C 2015 PLoS 10:e0128891) e i ricercatori del progetto DIANA hanno confermato che per prevenire e far regredire la sindrome metabolica, che oggi riguarda oltre un quarto della popolazione adulta, occorre tornare a un’alimentazione del  tipo di quella mediterranea tradizionale, a base di cerali integrali, legumi, verdure, frutta secca e frutta fresca abbandonando il cibo spazzatura che ci propone oggi l’industria alimentare: patatine, salumi, dolciumi, fast food e soft drinks. (Bruno E 2015 Int J Cancer in corso di stampa; si veda anche la reviw di Esposito K 2013 Rev Endocr)