Il falso mito dei grassi

Negli anni Settanta, negli Stati Uniti, ha preso piede un mito che ha demonizzato i grassi, considerandoli uno dei principali rischi per la salute.

Questo concetto è stato diffuso su larga scala, dal mondo scientifico ai media, creando un vero e proprio meccanismo di distrazione di massa. Nel frattempo, il vero pericolo per la nostra salute si nascondeva nei prodotti trasformati: biscotti, pane, pasta, patatine e bevande zuccherate.

Il vero veleno

Mentre i grassi venivano demonizzati, gli zuccheri venivano promossi come fonti energetiche essenziali (ricordate la pubblicità dei biscotti zuccherini «chi ama, brucia!»?). Oggi, è evidente l’impatto di questa tendenza: in un supermercato, quasi l’80% dei prodotti contiene zuccheri semplici, direttamente o indirettamente. Ancora oggi, vediamo etichette come «basso contenuto di grassi» che suggeriscono una presunta salubrità, mentre il vero problema rimane nascosto. Il risultato? Dopo cinquant’anni di campagne mediatiche, due terzi degli americani sono in sovrappeso, e circa la metà di questi rientra nella categoria degli obesi.

Tipi e funzioni dei grassi

Ma cosa è andato storto? Abbiamo dimenticato che il nostro corpo ha bisogno di grassi, alcuni dei quali sono essenziali per una dieta sana. Grassi insaturi, come quelli presenti negli oli vegetali (olio d’oliva, di mais, di soia) e nei grassi animali come quelli del pesce, sono fondamentali per l’equilibrio nutrizionale. I veri nemici della nostra salute sono i grassi trans e i grassi saturi. I grassi trans, ottenuti da processi industriali come la parziale idrogenazione, dovrebbero essere eliminati dalla dieta. I grassi saturi, presenti in carni rosse, latticini e oli tropicali, devono essere consumati con moderazione.

I grassi, in generale, sono essenziali per molte funzioni corporee: forniscono energia, costruiscono le membrane cellulari, proteggono i nervi e sono alla base di molte molecole utili, come ormoni e vitamine. Tuttavia, è importante comprendere le differenze tra i vari tipi di grassi:

  • Grassi saturi: Solidi a temperatura ambiente, si trovano in alimenti come burro, formaggi e carni rosse. Aumentano sia l’HDL che l’LDL colesterolo.
  • Grassi monoinsaturi: Presenti negli oli vegetali come quello d’oliva e negli avocado, sono liquidi a temperatura ambiente e aiutano a ridurre l’LDL colesterolo.
  • Grassi polinsaturi: Suddivisi in omega-3 e omega-6, sono essenziali per il nostro organismo e si trovano in oli di mais, di soia e nel pesce grasso. Abbassano l’LDL e aumentano l’HDL colesterolo.
  • Grassi trans: Prodotti principalmente dall’industria alimentare, sono dannosi per la salute, aumentando il rischio di malattie cardiache e altre condizioni gravi.

Il colesterolo, spesso demonizzato, è in realtà una molecola essenziale per molte funzioni corporee. Tuttavia, è l’ossidazione del colesterolo, causata da processi infiammatori, che lo rende pericoloso. Monitorare i livelli di colesterolo insieme agli indicatori di infiammazione come la proteina C reattiva (PCR) è cruciale per valutare il rischio di malattie cardiovascolari.

In conclusione, i grassi, se usati correttamente, sono indispensabili per la nostra salute. Un’alimentazione equilibrata, l’attività fisica regolare e una buona gestione dello stress sono fondamentali per mantenere il nostro corpo in salute. Investire nella prevenzione e vivere consapevolmente sono le chiavi per un futuro sano. Non bisogna concentrarsi solo su un singolo dato, come il colesterolo, ma adottare una visione olistica che tenga conto di tutti i fattori di rischio.