Il Taiji è una pratica millenaria cinese che combina movimenti lenti e meditativi con una respirazione profonda. Nell’ultimo decennio, diversi studi scientifici hanno evidenziato i numerosi benefici di questa disciplina, tra cui il miglioramento della qualità del sonno.
Taiji come regolatore del ritmo biologico
Il Taiji è infatti considerato uno “zeitgeber”, ossia un fattore capace di regolare il nostro “orologio biologico” a partire dal ciclo sonno-veglia. Bisogna infatti ricordare che ogni funzione biologica è ritmica: durante le 24 ore, produzione ormonale, glicemia, filtrazione renale, pressione sanguina, attività immunitaria e linfatico, etc. seguono un andamento ciclico. Questa ciclicità è necessaria per una buona salute mentre, al contrario, un’alterazione protratta nel tempo di questi ritmi comporta predisporsi alle più svariate patologie.
Benefici del Taiji sulla qualità del sonno
Fortunatamente, diversi studi riportano come basti praticare 3 ore di Taiji alla settimana – in pratica, mezzora al giorno – per avere miglioramenti significativi nella regolazione di questi cicli, a partire dalla qualità e quantità del sonno. Questi effetti sono stati riscontrati senza l’utilizzo di farmaci, sia in persone sane sia in persone sofferenti di condizioni quali insufficienza cardiaca o tumori.
Studio su pazienti oncologici
Ad esempio, un articolo pubblicato su JAMA Oncology, una delle riviste più importanti nel settore medico, ha esplorato l’efficacia del Taiji nel migliorare la qualità del sonno in pazienti oncologici. In questo studio sono stati analizzati 3 gruppi di persone con diagnosi di tumore polmonare in stadio avanzato: un gruppo di 75 persone ha praticato 2 ore settimanali di Taiji per 16 settimane in sessioni di gruppo; un secondo gruppo di 75 persone ha praticato 2 ore mensili di attività fisica aerobica per 16 settimane in sessioni di gruppo; un terzo gruppo ha ricevuto solo istruzioni su come fare una buona attività fisica.
Confronto tra Taiji e attività aerobica
Rispetto al ricevere delle semplici indicazioni, il Taiji e l’attività aerobica hanno migliorato la qualità del sonno percepita dai pazienti, e hanno ridotto lo stress psicologico e la fatica nello svolgere le attività quotidiane. Inoltre, rispetto a chi ha praticato attività aerobica, le persone che hanno praticato Taiji hanno mostrato un miglioramento maggiore nella qualità del sonno. Questi risultati sono emersi sia alla fine delle 16 settimane sia dopo 1 anno dalla fine dello studio. Gli effetti positivi del Taiji, tuttavia, non si sono limitati al “semplice” ristabilimento dei cicli biologici: il gruppo che ha praticato Taiji ha infatti mostrato una sopravvivenza maggiore rispetto a chi non l’ha praticato.
Revisione degli studi sugli effetti del Taiji
A riprova di questi effetti positivi, una revisione degli studi pubblicati ha analizzato gli effetti del Taiji sulla qualità del sonno in pazienti affetti da malattie croniche. Questa ricerca ha concluso che il Taiji non solo migliora la qualità del sonno e risulta preventivo nei confronti dei disturbi del sonno, in primis dell’insonnia, ma contribuisce anche al benessere generale dei pazienti, effetto che rende questa pratica un complemento particolarmente utile nella gestione delle malattie croniche.
Taiji e benessere generale
Migliorando la qualità e la durata del sonno, riducendo il tempo necessario per addormentarsi e il ricorso a farmaci ipnotici o sonniferi, e infine favorendo un miglior umore anche in caso di sintomi ansiosi e depressivi, il Taiji può offrire un sollievo naturale in grado di avere effetti a 360° su mente e corpo.
Studio sulle donne con tumore al seno
Questi risultati sono confermati da un altro studio che ha esaminato la pratica del Taiji in donne con tumore al seno. Otto settimane di Taiji hanno mostrato un’importante riduzione di quel tipico insieme di sintomi mostrato dai pazienti oncologici e costituito da fatica, insonnia e depressione, riduzione perdurata poi nel tempo e connessa ad una miglior qualità di vita percepita.
Valutazioni strumentali degli effetti del Taiji
Gli effetti del Taiji sul sonno non sono stati rilevati solo tramite questionari o interviste alle persone reclutate negli studi, ma anche per via strumentale. Uno studio che ha usato l’elettrocardiogramma per valutare la funzionalità cardiorespiratoria ha mostrato che, in pazienti con insufficienza cardiaca cronica, il Taiji incrementa la sincronizzazione fra funzionalità respiratoria e cardiaca, fenomeno tipico di un sonno stabile e di buona qualità. Questa aumentata sincronizzazione, e quindi miglior sonno, è poi risultata correlata ad una migliore qualità di vita, nonostante la presenza di insufficienza cardiaca.
Conclusioni
In conclusione, quindi, il Taiji emerge come una pratica efficace e accessibile per migliorare la qualità del sonno in diverse popolazioni, inclusi gli anziani, i pazienti oncologici, i pazienti con malattie croniche, problemi cardiaci e depressione. I movimenti lenti e controllati del Taiji, insieme alla respirazione profonda e alla meditazione, aiutano a ridurre lo stress e promuovono un senso di calma e rilassamento, essenziali per un sonno di qualità. Incorporare il Taiji nella routine quotidiana rappresenta quindi una strategia naturale e priva di effetti collaterali per migliorare il sonno e il benessere generale.