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Digiuno: una settimana per alleggerire corpo e anima

Dal

22/06/2024

Al

29/06/2024

digiuno giugno loto
  • dal 22 al 29 giugno 2024

Seminario residenziale di otto giorni.

 

Un’opportunità per purificare corpo e mente, per liberarci dalle tossine accumulate nel nostro organismo e promuovere così la rigenerazione cellulare attraverso un percorso scientifico monitorato dai nostri medici e attraverso esercizi di rinnovamento guidati dai nostri maestri.

 

Le giornate saranno scandite da pratiche di risveglio con yoga meditativo e respirazione consapevole con Lucia Vigiani, camminate contemplative in natura e momenti di relax.

 

Il programma prevede conferenze di approfondimenti tematici con medici esperti: il potere delle piante e delle erbe con lezioni di Aromaroutine e Ayurmeda con la dottoressa Stefania Piloni, il microbiota, le buone pratiche del digiuno e l’impatto delle emozioni con il dottor Roberto Calcaterra, laboratori dell’anima con le psicologhe e psicoterapeute Caterina Ferrara e Adele Carli, laboratorio di consapevolezza corporea con il metodo Feldenkrais, approfondimenti con la terapista alimentare naturale e inclusiva esperta in medicina integrata Mara di Noia e momenti di espressione creativa con Laura Zavalloni.

 

Un medico sarà sempre presente per monitorare la pressione arteriosa e la glicemia, per intervenire con eventuali rimedi per chi dovesse incontrare difficoltà.

 

Sarà inoltre possibile prenotare su richiesta massaggi personalizzati con Michela Pistone, operatrice ayurvedica.

“Siamo appesantiti. Nel corpo, nel girovita, nelle spalle, nei pensieri, nel vivere; dalla sofferenza, dalla noia, dalla mancanza di fiducia, di prospettive, dalla solitudine, dal non vedere il senso della vita. La pancia gonfia, le ginocchia che fanno male, la periartrite, la cacca che non facciamo da tre giorni, la sciatica, il pensiero dei genitori anziani, la mamma che non c’è più con la testa, la badante che va in vacanza, il figlio che non studia, le bollette da pagare, il dubbio se conviene di più TIM o Vodafone. Più che il disagio fisico, la pesantezza e i dolori del corpo, il troppo lavoro – oltre ai figli, al marito, ai genitori, ai suoceri – quello che appesantisce sono la fatica mentale, morale, il piombo delle preoccupazioni, dell’insoddisfazione. Magari, se mi ammalassi, potrei occuparmi finalmente di me.”

La soluzione? Il digiuno.

Il digiuno dagli alimenti pesanti, dai pensieri pesanti, dai veleni emozionali, dalle abitudini di vita sedentaria.”

“Il mandala della vita” di Franco Berrino e Enrica Bortolazzi

Tutti i popoli del mondo, tutte le grandi tradizioni spirituali, hanno promosso pratiche di digiuno, per ragioni religiose, devozionali, salutistiche, disintossicanti, e per aumentare l’acume intellettuale. Anche la medicina, prima del trionfo dei farmaci per ogni disturbo, ha utilizzato il digiuno come terapia.

Il nostro organismo è progettato per sopportare tempi anche lunghi di digiuno.


Le nostre cellule vivono normalmente bruciando glucosio per produrre l’energia necessaria alle loro funzioni. A riposo l’organo che consuma più glucosio è il cervello. Nei primi due giorni di digiuno l’organismo consuma tutte le sue riserve di glucosio, poi comincia a consumare i suoi grassi. In questa fase si producono corpi chetonici, sostanze simili all’acetone che costituiscono un ottimo nutrimento per le cellule nervose e un discreto nutrimento per cuore e muscoli. Non viene a mancare quindi l’energia necessaria a mantenere viva la nostra mente.

 

Praticando il digiuno si attiva un programma di sopravvivenza delle cellule, detto autofagia, letteralmente ‘mangiare se stessi’, per cui le cellule sopravvivono consumando tutto quello che al loro interno non è indispensabile per la sopravvivenza: organelli intracellulari mal funzionanti o non essenziali e depositi di proteine mutate e altro materiale di scarto che ostacola il buon funzionamento delle cellule. Si ipotizza che l’autofagia protegga dalle malattie neurodegenerative, come la demenza di Alzheimer o il morbo di Parkinson, caratterizzate da depositi di proteine anomale nel sistema nervoso. Nel digiuno, inoltre, le cellule, per risparmiare energia, rallentano la proliferazione cellulare, ostacolando la crescita di eventuali cellule tumorali.


Studi clinici hanno dimostrato che è utile praticare brevi digiuni, come saltare la cena o trascorrere un intero giorno senza mangiare, e saltuariamente si possono fare digiuni più prolungati, di una settimana o due, astenendosi da tutti i cibi calorici, ma bevendo abbondantemente acqua, tè, tisane. Dopo i primi giorni, che possono essere difficili, si sperimenterà un gradevole senso di leggerezza.

Franco Berrino

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