AYURVEDA e RITUCHARYA: il legame tra uomo e natura

In un mondo che spesso si dimentica dei ritmi della Natura, l’Ayurveda ci invita a ritrovare armonia e benessere attraverso il Ritucharya – la routine stagionale. Scopri i consigli ayurvedici per ogni stagione e impara a vivere in sintonia con i ritmi naturali.

In Ayurveda è importante prendersi cura di sè a seconda delle stagioni, ognuna delle quali nasconde in sè un significato. Fare questo è anzitutto riconoscere come micro e macrocosmo comunicano incessantemente, e come siamo in realtà parte del tutto. Ritucharya  (dal sanscrito RTU= un tempo definito dal tempo in cui splende il sole=stagione ; charya =routine) è la pratica di adattare le proprie abitudini e il proprio stile di vita in accordo con i cambiamenti stagionali per mantenere salute, equilibrio e armonia con l’ambiente circostante.

In una società che vive spesso scollegata dai ritmi della Natura, riscoprire il Ritucharya può diventare uno strumento prezioso per prevenire i tipici malanni stagionali, e riconnettersi ai ritmi della natura. Come fare questo? Attraverso anzitutto il cibo che scegliamo e alcune semplici pratiche. 

Vediamo dunque, secondo le stagioni che noi occidentali viviamo, quali consigli l’Ayurveda ci dona. Partiamo dal mese in cui siamo.

TARDO AUTUNNO (in sanscrito Hemanta): da metà novembre a metà gennaio

REGIME DIETETICO CONSIGLIATO: vanno favoriti cibi dal sapore dolce, evitando tuttavia l’eccesso di zuccheri. Anche i cibi salati sono adatti ed alcuni cibi acidi. Da favorire ad esempio lenticchie, riso, fagioli mung (tipici indiani ma utile anche alle nostre latitudini), mela cotta, semi di sesamo, tahin, pesce e carne (per chi li mangia), in alternativa uova o proteine vegetali. Vanno evitati cibi secchi e freddi.

Altri consigli: bere acqua bollita per 10 minuti (almeno un litro al giorno), o tisane speziate; stare in luoghi caldi, possibilmente in presenza del fuoco (il camino, una candela); fare dei bagni di sole appena esce il sole caldo; non dormire di giorno.  

INVERNO (in sanscrito Shishira Ritu): da metà gennaio a metà marzo.

REGIME DIETETICO CONSIGLIATO: vanno favoriti cibi dal sapore acido, caldi e oleosi e cibi cotti; vanno ridotti cibi freddi e leggeri/secchi, crudi, dal sapore astringente e amaro (quest’ultimo inizierà ad essere introdotto verso la fine inverno con, ad esempio, i carciofi) . Esempi di cibi e spezie da favorire sono: zuppe e vellutate (es. di zucca o cavolo cappuccio viola o finocchio), i cereali integrali, tra cui il riso e il farro e l’avena, ma anche latte e formaggi (se la digestione è buona e non vi è muco, aggiungendo magari delle spezie); la frutta secca (mandorle, noci, anacardi);  l’ aglio (meglio se rosa), lo zenzero, il pepe lungo, la galanga, il cumino nero, il pepe, la cannella, la noce moscata, i chiodi di garofano , il timo e la salvia, la scorza d’arancia. Utile bere sempre tisane o acqua calda, evitando bevande fredde.

Altri consigli: dedicarsi del tempo per un auto-massaggio con olio di sesamo caldo prima di una doccia calda, e farsi massaggiare con olio caldo; fare un bagno caldo con sale grosso; saltuariamente fare saune o bagno turco (tenendo la testa fresca) a seconda se in noi prevale rispettivamente l’umido o il secco; indossare indumenti morbidi e caldi, di fibre naturali, tenere piedi e mani caldi; andare a dormire entro le 22, evitare di camminare troppo o fare troppa attività fisica, dedicarsi alle attività manuali decorative e allo scrivere un diario.

PRIMAVERA (in sanscrito Vasanta): da metà marzo a metà maggio

REGIME DIETETICO CONSIGLIATO: favorire cibi leggeri e digeribili, come riso basmati, grano saraceno,quinoa; cibi dal sapore amaro e astringente (come tarassaco, cicoria, agretti, asparagi, puntarelle); miele; piselli, ravanelli; come spezie è utile la curcuma, il pepe lungo, la salvia, il rosmarino, il dragoncello; cosi come accompagnare i piatti con fiori edibili e germogli. Evitare cibi pesanti, freddi, oleosi; evitare l’eccesso di dolci, frutta; evitare bevande fredde.

Altri consigli: svegliarsi presto (entro le 7), evitare di dormire durante il giorno, fare attività fisica moderata, osservare il germogliare della natura; usare colliri naturali; farsi scrub e trattamenti con le polveri (udvartana). Bere acqua bollita per 10 minuti e seguire un regime alimentare detossificante, con eventualmente un digiuno serale settimanale, per chi non presenta controindicazioni.

ESTATE ( in sanscrito Grishma) da metà maggio a metà agosto, adattato secondo le nostre latitudini

REGIME DIETETICO CONSIGLIATO: favorire cibi rinfrescanti, leggeri. Utile in particolare yogurth e siero di latte (buttermilk) con cardamomo; ghee (burro chiarificato) per condire – più rinfrescante dell’olio extravergine- cereali/pseudocereali quali riso basmati bianco, amaranto, orzo, quinoa; hummus di ceci, cannellini; ridurre/evitare le proteine animali ma anche il pomodoro acido, i peperoni e le melanzane (se non “corretti“ con erbe aromatiche o spezie); utilizzare menta, basilico, semi di finocchio, liquirizia, aneto, prezzemolo, coriandolo fresco . Evitare infine cibi piccanti, acidi, troppo salati e riscaldanti. Favorire l’introito di liquidi, evitando di bere alcolici.

Altri consigli: stare in luoghi freschi, coprirsi il capo se ci si espone al sole e rinfrescarlo spesso, olearsi il corpo e la testa con olio di cocco seguito da doccia fresca al mattino, fare un piccolo riposino di meno di 45 minuti durante il giorno ed esporsi ai raggi della luna alla sera, usare profumi come sandalo e rosa.

INIZIO AUTUNNO (in sanscrito Sharat): da metà agosto a metà novembre, adattato secondo le nostre latitudini

REGIME DIETETICO CONSIGLIATO: prediligere cibi dal sapore dolce, amaro, evitare i cibi acidi e troppo piccanti;  mangiare solo se si ha fame. Usiamo i cibi dei colori delle foglie che cambiano: l’arancione della zucca e delle carote, il rosso del melograno e delle barbabietole, il verde dell’uva, delle zucchine, delle bietole, della cicoria, la lattuga cotta che sfiamma. Per chi mangia pesce utili i piccoli pesci (sarde, triglia), evitare possibilmente carne rossa.

Altri consigli: fare la lota al mattino seguita dal mettersi qualche goccia di olio di sesamo nelle narici; evitare di esporsi troppo al sole, ma camminare nella natura osservando il foliage e i colori che cambiano; rallentare la velocità della quotidianità attraverso attività come lo yoga, il pranayama, e la pratica artistica. In questo periodo è inoltre utile purificazione tramite purga, e donare il sangue.

Il Ritucharya è un invito a vivere con consapevolezza i passaggi stagionali, anche in città, dove talora difficilmente le stagioni si riconoscono.  Studi condotti su una coorte di volontari che hanno osservato il Rtucharya hanno infatti una maggiore adattabilità del corpo con migliori capacità digestive e dunque un migliore sistema immunitario (Jangid et al) ,verosimilmente associato anche ad un miglior equilibrio nell’asse ipotalamo-ipofisario, e la modulazione del rilascio degli ormoni glucocorticoidi (in Ayurveda si parlerebbe di un migliore equilibrio dell’elemento aria, soggetto alle fluttuazioni e una maggiore forza, detta Bala). Contemporaneamente anche le allergie si riducono e i disturbi cutanei. 

Infatti tra le tre cause di malattia in Ayurveda è descritto proprio il “Kala Parinama”, ovvero il non rispettare il ritmo delle stagioni , della giornata, dello stadio della propria vita. Questo incide sulla propria natura con la possibilità di portare squilibri, ed eventualmente, nel tempo, malattia.

In conclusione, ’Ayurveda ci ricorda l’importanza di osservare e rispettare l’alternanza delle stagioni, coordinandoci con i ritmi della Natura attraverso il cibo, la nostra prima medicina, e alcune semplici pratiche. 

Seguire il Ritucharya è un modo per vivere in armonia con il mondo, per onorare il nostro corpo e la nostra mente in ogni stagione.

Lo stesso Ippocrate scriveva: “ Chiunque voglia studiare la medicina in modo appropriato dovrebbe procedere in primo luogo considerando le stagioni dell’anno e quale effetto produce ciascuna di esse.”