Un fiore e un fungo per rafforzare l’immunità
Lo scudo immunitario è la prima risposta con cui il corpo resiste ai malesseri stagionali, ma anche alla sfida che batteri e virus lanciano ai nostri presidi immunologici. La malattia ci può trovare pronti a rispondere, oppure fiacchi e con bassa resistenza. Ci sono almeno due piante disposte a sostenerci. La prima è un bellissimo fiore, l’Echinacea, l’altra è un fungo prezioso, il Reishi.
Echinacea
L’Echinacea è una risorsa fitoterapica straordinaria per stimolare le difese naturali dell’organismo e per assicurare un’efficace azione antinfiammatoria. In particolare la sua essenza aumenta il numero e la reattività dei macrofagi, cioè le cellule in grado di “fagocitare” i microrganismi aggressori. I macrofagi sono dei veri protagonisti nel risveglio immunologico, abbiamo bisogno della loro attività per “giocare d’anticipo” sull’influenza, sul raffreddore o sulle affezioni bronchiali.
L’echinacea è anche molto efficace in caso di sintomi pre-influenzali, un suo utilizzo tempestivo può scongiurare l’aggravarsi dell’influenza. A scopo preventivo si può assumere in gocce di tintura madre, diluite in mezzo bicchiere d’acqua, una volta al giorno , lontano dai pasti. Ma è disponibile anche l’assunzione in estratto secco, dunque in compresse, oppure in sciroppo. Un utilizzo particolare dell’Echinacea è quello legato alla cura delle ferite della cute, anche alle piccole ma fastidiose ragadi, oppure alle punture di insetti: basterà utilizzare la polvere di Echinacea (estratta dal fiore e dalla radice) mischiandola a una comune crema base, per poi applicarla nell’area della cute da lenire e cicatrizzare.
Reishi
Il Reishi è un fungo medicinale di grande importanza, legato alla tradizione giapponese ed asiatica, ma utilizzato anche in occidente. Il suo nome botanico è Ganoderma Lucidum. Cresce sui tronchi di Quercia e Castagno: è un dono offerto da madre natura per il nostro sostegno immunologico. La sua azione biologica è quella di sostenere la produzione e il lavoro delle cellule Natural Killer, vere e proprie “killer”armate contro i batteri e i virus. Il Reishi ha dato ottimi riscontri contro le bronchiti e svolge un buon ruolo mucolitico, limitando le affezioni catarrali.
Molti studi hanno osservato il grande sostegno che il Reishi conferisce alle persone con patologie oncologiche, soprattutto in chi ha dovuto sostenerere cure chemioterapiche. Dopo le cure oncologiche molte persone hanno uno stato immunologico compromesso, con una conta debole dei globuli bianchi e dunque una bassa resistenza contro le malattie stagionali. Una situazione analoga è quella della convalescenza dopo malattia: anche in questo caso ci si sente sfibrati e bisogna recuperare forze.
A livello metabolico il Reishi svolge un’attività anti-infiammatoria, ed è davvero una grande risorsa di cura e di prevenzione. La sua formula è ricca di aminoacidi e dunque il suo sostegno giunge alla fortificazione e al recupero del quadro di prestanza fisica e di salute.
Il consenso e l’indirizzo del medico curante alle cure è sempre fondamentale. Chiedere consiglio al medico curante è sempre il modo migliore per sostenere la salute e rivolgere al corpo le cure preventive necessarie