Meditazione in menopausa

Spesso nel passaggio menopausale le donne …soffrono di disturbi vasomotori (vampate di calore, sudorazioni notturne, aumento della pressione del sangue), psicologici (ansietà, sintomi depressivi, disturbi del sonno), urogenitali (secchezza della mucosa vaginale, incontinenza urinaria, diminuzione del desiderio sessuale), di dolori articolari e di facile affaticamento. Questi sintomi sono generalmente accentuati dalle terapie ormonali per i tumori della mammella. Le pratiche di yoga e di meditazione possono alleviare questi sintomi. Uno studio su quaranta donne operate per cancro mammario, quasi tutte in trattamento ormonale, 19 randomizzate in un gruppo che avrebbe praticato hata yoga e meditazione buddista per tre mesi e 21 che avrebbero iniziato queste pratiche sei mesi dopo, ha dimostrato una riduzione significativa dei sintomi, sia vasomotori che psicologici e urogenitali, e della fatica. (Cramer H 2015 Cancer Epub ahead of print). Un altro esperimento su 49 persone anziane con disturbi del sonno ha dimostrato un significativo miglioramento nel gruppo randomizzato a seguire incontri di meditazione (due ore alla settimana con compiti a casa) per sei settimane ( Black DS 2015 JAMA Intern Med 175:494). La meta-analisi di 12 sperimentazioni cliniche ha mostrato che la meditazione riduce significativamente la pressione, sia diastolica sia sistolica (Bai Z 2015 J Human Hypertens Epub ahead of print). Uno studio su 238 persone che iniziavano a praticare yoga con pratiche respiratorie e meditative ha mostrato un aumento significativo dei livelli plasmatici di colesterolo HDL, che riduce il rischio cardiovascolare (Yadav RK 2014 Acta Cardiol 69:543). I meccanismi con cui la meditazione ottiene questi effetti sono complessi e poco noti. Si sa che le donne con scarsa autostima soffrono di più dei disturbi menopausali e che la pratica dello yoga aumenta l’autostima. La meditazione, inoltre, riduce l’attivazione del sistema simpatico e i disturbi vasomotori della menopausa dipendono da una regolazione degli ormoni stimolati dal simpatico. Sudi recenti, infine, indicano che la meditazione agisce anche influenzando l’epressione genica, in particolare modificando gli istoni (le proteine su cui si avvolge il DNA): uno studio su 19 meditatori esperti ha mostrato una ridotta espressione di geni proinfiammatori (Kaliman P 2014 Psychoneuroendocrinology 40:96) e uno studio su 29 anziani soli (la solitudine e lo stress cronico aumentano lo stato infiammatorio cronico) ha mostrato che la pratica del Tai Chi meditativo riduce la concentrazione di NFkB, un fattore di trascrizione che promuove la sintesi di citochine infiammatorie, nel nucleo cellulare (Black DS 2014 Psychother Psychosom 83:315).