La Via delle Foreste – Relazione sintetica

La Via delle Foreste

Relazione sintetica

 

Nell’estate 2021 l’Associazione La Grande via, in collaborazione con il Parco Nazionale Foreste Casentinesi e il supporto di Montura e La Finestra sul Cielo Italia, ha organizzato una serie di eventi di “immersione in foresta” in cui gruppi di persone trascorrevano uno o più giorni nelle foreste casentinesi per un’esperienza di contatto con la natura, che comprendeva percorsi di trekking, anche impegnativi fisicamente, pernottamento in foresta su amache, momenti di rilassamento, di meditazione, di yoga, di conferenze sulla cultura orientale, di lettura e scrittura di poesie e di pasti sani a base di cereali integrali, legumi, verdure, frutta, cucinati secondo le ricette della cucina “macromediterranea”.

 

 

Lo staff che ha accompagnato i partecipanti era composto dal Dott. Franco Berrino, dalla vicepresidente della Grande Via Enrica Bortolazzi, dalla psicologa Adele Carli, dall’esperto di esperienze forestali giapponesi Luigi Gatti, dalla guida ambientale Andrea Pellegrini e dai suoi collaboratori. Ad ogni seminario, in base all’esperienza sensoriale proposta, erano presenti uno o più operatori olistici.

Le esperienze sono state strutturate basandosi soprattutto sull’esplorazione dei cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Per quanto riguarda il senso della vista oltre alle parole delle guide ambientali sulla flora e sulla fauna che hanno accompagnato le nostre camminate, è stata spesso presente Lucia Vigiani, insegnante di yoga, riflessologa plantare ed esperta di cultura sciamanica. Nell’esplorazione del senso dell’udito abbiamo ascoltato i suoni della natura accompagnati dalla voce inebriante di Anna Iorio in arte Sorgente e dai profondissimi suoni dei Gong di Massimo Provasi. Il senso del tatto nell’incontro con gli alberi è stato ampliato dalle competenze di Patrizia Stefanini, esperta di Shiatsu. Il senso dell’olfatto ce lo ha donato Madre Natura nelle luminose giornate di sole e nelle profumatissime giornate piovose. Infine il senso del gusto lo abbiamo assaporato gustando, seduti fra gli alberi, in silenzio e contemplazione i prelibati piatti macromediterranei preparati con amore dallo staff della cucina della Grande Via.

 

Il 30 e il 31 ottobre, a La Mausolea di Soci (Bibbiena, in provincia di Arezzo), incantevole residenza dei monaci camaldolesi fin dal 1500 e ora “abitata” dal progetto La Grande Via, si è tenuto l’ultimo evento 2021 del ciclo “La Via della Foreste”, pensato per preparare corpo e spirito alla metamorfosi autunnale.

Avvolti dai colori del foliage e da canti ispirati alla natura, accompagnati da guide d’eccezione: Fausto de Stefani, alpinista e Andrea Pellegrini, guida ambientale, si sono altrnati momenti di camminate contemplative e ascolto dell’eco dei boschi, a momenti di condivisione dei report scientifici risultanti da questo anno di sperimentazione.

 

Come sono stati valutati gli effetti di queste esperienze?

Su una serie di parametri psicologici e fisiologici: cortisolo salivare, conduttanza cutanea, pressione arteriosa, frequenza del polso (come indicatori di stress), variabilità della frequenza cardiaca (come indicatore di attivazione parasimpatica), immunoglobulina A salivare, come indicatore delle difese immunitarie, glicemia, e una serie di parametri psicologici e di percezione dell’efficienza dell’organismo valutati tramite il test  POMS.

La sigla POMS è l’acronimo delle parole inglesi Profile Of Moods States (Profilo degli stati dell’umore) e indica un test ideato da Douglas M. McNair, della Boston University School of Medicine(1981). Viene chiesto ai partecipanti di scegliere l’intensità con la quale risentono di quel particolare stato dell’umore nel momento di auto-compilazione del test. Il POMS è stato proposto prima della partenza per la foresta e appena rientrati dell’esperienza (di uno o tre giorni).

Grazie alla collaborazione della professoressa Luisa Berardinelli, dell’Università di Pavia, le analisi statistiche sull’insieme delle esperienze son state condotte dalle dottoresse Giulia Baldrini e Teresa Fazia, dell’Università di Pavia. Le misurazioni della variabilità della frequenza cardiaca e della conduttanza cutanea e le relative analisi statistiche sono state effettuate dal dottor Luca Queirolo, dell’Università di Padova.

In sintesi i risultati hanno mostrato una riduzione molto significativa della pressione sistolica (p = 0,0001) una riduzione media del 30% del cortisolo salivare, una riduzione della conduttanza cutanea (p = 0,002) e un significativo aumento della variabilità della frequenza cardiaca (p= 0.007), quindi un effetto benefico sul sistema nervoso autonomo, risultati coerenti con il marcato miglioramento dei parametri psicologici e di percezione di benessere risultante dall’analisi dei POMS.

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www.laviadelleforeste.it