In occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro

LA GIORNATA MONDIALE CONTRO IL CANCRO

di Franco Berrino


Sarà un’occasione per magnificare i successi della ricerca sulla cura dei tumori, i nuovi farmaci, le più lunghe sopravvivenze. Noi, a La Grande Via, ci occuperemo più modestamente di come ridurre il rischio di  ammalarci.

Il primo passo è non fumare, ma lo sappiamo da settant’anni, è stato accettato nel mondo scientifico e medico da cinquant’anni, per cui non fa più notizia. Non fa più notizia ma fa ancora morti: 15.000 al giorno nel mondo.

Il tabacco uccide anche chi non fuma: chi vive con un fumatore ha un rischio aumentato del 30% circa di sviluppare un tumore dell’apparato respiratorio, più o meno come chi vive in una città molto inquinata (il fumatore attivo aumenta il suo rischio 30 volte di più, del 1000%).

Anche i bambini dei genitori che fumano si ammalano di più, di leucemia e di asma.

Togliendo il tabacco toglieremmo 40.000 dei 180.000 morti per cancro in Italia.

E poi c’è il cibo, I grandi studi epidemiologici pubblicati negli ultimi 20 anni hanno dimostrato inequivocabilmente che il nostro modo di mangiare influenza il rischio di ammalarci di cancro:

  • Chi basa la sua alimentazione quotidiana su cereali integrali, legumi, verdure non amidacee, frutta, semi oleaginosi e occasionalmente pesce e mai o raramente carne (in pratica la dieta mediterranea tradizionale) si ammala meno di cancro, praticamente di tutti i tipi di tumori.

 

  • La varietà dei cibi vegetali, in particolare di frutta e verdura, costituisce un’ulteriore protezione.

 

  • Le carni lavorate e in grado minore, le carni rosse fresche, aumentano il rischio soprattutto dei tumori dello stomaco e dell’intestino, che uccidono in Italia 30.000 persone all’anno. Togliendole dalla nostra dieta potrebbero esserci 10.000 morti in meno.

 

  • Le bevande alcoliche sono associate soprattutto ai tumori della bocca, della faringe, della laringe e dell’esofago. Sono tutti tumori legati anche al tabacco e il rischio per chi non fuma si riduce molto. I forti bevitori che sviluppano la cirrosi epatica si ammalano frequentemente di tumori del fegato. Si consiglia di consumare non più di due bicchieri al giorno agli uomini e non più di uno alle donne, ma nelle donne anche un solo bicchiere di vino è sconsigliato perché l’alcol aumenta un po’ il rischio di tumori al seno (è un piccolo aumento di rischio ma trattandosi di tumori molto frequenti – in Italia 55.000 casi all’anno e 13.000 morti – sono sempre circa un migliaio di casi che potrebbero essere prevenuti).

 

  • Il sovrappeso e la vita sedentaria favoriscono lo sviluppo di una dozzina di tumori, fra cui quelli più frequenti nelle popolazioni occidentali: i tumori della mammella, dell’intestino, della prostata e dell’endometrio.

 

  • Lo zucchero e le bevande industriali aumentano la mortalità per tutte le cause e anche per tumori. In generale il consumo abituale del cibo lavorato dall’industria, generalmente troppo ricco di zuccheri, di sale e di additivi chimici, è associato a un aumento del rischio di sviluppare tumori. Torniamo quindi a mangiare cibi naturali e a cucinarceli. Chi ha la glicemia alta, pur all’interno dell’intervallo considerato “normale” (70-110 mg/dL) si ammala di più di tumori mammari, intestinali e probabilmente di altri. E la glicemia alta è la conseguenza del cibo “raffinato” e dell’eccesso di grassi animali che ci propone l’industria alimentare.

 

  • Da tempo si sapeva che i veleni dell’agricoltura fanno ammalare i contadini che ne fanno uso, ma studi recenti mostrano che anche i consumatori che sono esposti a dosi molto inferiori si ammalano di più. Mangiando cibo biologico o biodinamico potremmo ridurre il rischio di cancro del 25%.

 

Avendo figli presto, allattandoli al seno ed evitando i trattamenti ormonali per i disturbi della menopausa si riduce un po’ il rischio di tumori mammari. La pillola anticoncezionale aumenta lievemente il rischio di cancro della mammella ma riduce molto il cancro dell’ovaio e dell’utero. Evitando le scottature al sole e le abbronzature artificiali si riduce il rischio di melanomi. Il vaccino per l’epatite B ha ridotto significativamente il cancro del fegato, ma oggi il cancro del fegato è sempre più dovuto a squilibri metabolici associati alla dieta occidentale.  Evitare la promiscuità sessuale è importante per ridurre l’incidenza del cancro del collo dell’utero, così come la ricerca di eventuali lesioni precancerose con il Pap test ogni 3-5 anni. Anche il vaccino per i virus del papilloma umano sta dimostrando di essere efficace, ma il Pap test è comunque raccomandabile anche a chi si è vaccinata.

Il rischio cancerogeno nei luoghi di lavoro si è ridotto molto ma è tutt’altro che sotto controllo. L’uso sconsiderato che si è fatto dell’amianto causerà tumori ancora per molti anni. I fumi di combustione dei combustibili fossili e molte sostanze dell’industria chimica sono ancora una causa importante di cancro. A maggior ragione, chi è esposto a sostanze cancerogene negli ambienti di vita e di lavoro è bene che adotti stili di vita che riducono il rischio.

Poiché molti non sanno più cucinare i cibi naturali importanti per la prevenzione del cancro e delle altre malattie croniche, riteniamo prioritario promuove corsi e seminari dove si imparano tecniche di cucina e uno stile di vita che riduce il rischio di ammalarci.