E per l’ansia e la depressione?

L’ansia è associata ad uno squilibrio del rapporto fra il tono del sistema nervoso simpatico (quello che si attiva nello stress) e del parasimpatico (il nervo vago, che ha l’effetto di tranquillizzare il cuore e i visceri). La dieta mediterranea tradizionale (cereali integrali, legumi, verdure, frutta, semi oleaginosi, poco vino, pesce e solo occasionalmente altri cibi animali) ha dimostrato di favorire il tono vagale.

La depressione è caratterizzata da una difettosa funzione dei neuroni che utilizzano la serotonina per comunicare. Ci sono indizi che un’alimentazione ricca di triptofano, il precursore della serotonina, possa aiutare, così come aiutano passeggiate nel verde e un sostegno sociale. Sono ricchi di triptofano il tofu (700 mg/100g), i semi di lino e di zucca (600 mg), i semi di sesamo e le mandorle (300 mg), le noci e i fagioli dell’occhio (250 mg), i cereali integrali, le creme di frutti oleaginosi,  i datteri e fichi secchi. Il triptofano viene assunto dal sistema nervoso solo se sono disponibili carboidrati. Occorrono però carboidrati non industrialmente raffinati perché i cibi con alto indice glicemico e insulinemico danneggiano le funzioni cerebrali a causa dell’ipoglicemia che segue la reazione insulinica.

 

Per delle raccomandazioni più  estese e per la loro giustificazione scientifica si veda il capitolo sul Mercato enorme della tristezza nel libro “Il cibo dell’uomo” di F.Berrino (Franco Angeli editore, 2015).