Come aiutare con la dieta chi ha disturbi dell’apparato digerente?

Stitichezza. Sciogliere un cucchiaino colmo di kanten (agar-agar in scaglie) in una tazza di succo di mela senza zucchero. Portare ad ebollizione per qualche minuto e bere tiepido. Lubrifica l’intestino ed è particolarmente indicato se la cacca è dura.  Fatelo alla sera prima di andare a letto. Utile anche la zuppa di carota e daikon (in parti uguali, senza sale).  A meno che si stia facendo chemioterapia o che l’intestino sia molto infiammato la stitichezza si cura   con cibi ricchi di fibre (cereali integrali, legumi, verdure). Vanno bene comunque anche i rimedi classici tipo prugne secche e fichi secchi messi in ammollo.

 

Diarrea. Crema di riso integrale ispessita con kuzu. La crema di riso si prepara o a partire dal chicco (una tazza di riso in 7-8 tazze di acqua, sale marino integrale, cuocere per almeno tre ore e passare al setaccio con un pestello, o al passaverdure con i buchi fini per togliere le fibre più grossolane) o a partire dai fiocchi di riso o da una farina grossolana di riso appena macinata (una tazza di fiocchi e farina in 5 tazza di acqua, sale, cuocere per 30 minuti).  Sciogliere un cucchiaino di kuzu in poca acqua fredda,  aggiungerlo ad una tazza di crema di riso e bollire per qualche minuto. Il kuzu è un amido con la proprietà di tonificare le pareti dell’intestino, e di renderle impermeabili a cibi non ben digeriti.

 

Colite. Crema di riso integrale con kuzu e zuppa di miso con alga wakame.  Fare un brodo di verdure con un pezzo di carota, un pezzo di cipolla, e un pezzo (5 cm) di alga wakame previamente ammollata, senza sale, a fine cottura aggiungere un cucchiaino di miso e spegnere subito  il fuoco. Il miso è un prodotto di soia e orzo (o riso) fermentato in cui le proteine sono già digerite per cui è molto nutriente  e può essere assimilato anche in un intestino danneggiato. L’alga wakame contiene una mucillagine lenitiva per la mucosa. La zuppa di miso con alga wakame è particolarmente indicata per le coliti da radio o chemioterapia.

 

Pancia gonfia. Masticare bene.  È utile, per abituarsi a masticare a lungo, associare la masticazione alla respirazione masticando 5-7 volte inspirando e 5-7 volte espirando, contando  cinque respiri avrete masticato 50-70 volte.  Gli amidi, se non  sono perfettamente digeriti dalla saliva, possono fermentare nell’intestino producendo gas. Anche le fibre degli alimenti integrali fermentano nell’intestino se non ci sono i microbi capaci di digerirli. Quando si passa ad una dieta integrale, quindi, è bene introdurre i cereali e soprattutto i legumi con gradualità, le prime volte passandoli al setaccio per eliminare le bucce e le fibre più grossolane.

 

Alito cattivo. Rivoluzionate la vostra alimentazione togliendo i cibi animali e masticando bene quelli vegetali, lavate accuratamente i denti ad ogni pasto e assicuratevi che l’intestino funzioni perfettamente.

 

Bruciore di stomaco. Masticare a lungo un cucchiaino di gomashio.  Il gomashio si prepara facendo tostare in padella, agitando continuamente, 7 cucchiai colmi di sesamo. Per non bruciarli ogni tanto raccoglierne una cucchiaiata con un cucchiaio di acciaio e interrompere la tostatura quando non rimangono più appiccicati al cucchiaio. Poi li si macina assieme ad un cucchiaio raso scarso di sale marino integrale, anch’esso previamente tostato per qualche minuto, schiacciandoli con un pestello di legno nel suribachi (un apposito bacino di ceramica zigrinata che consente di rompere i semi tostati e di farvi penetrare il sale ). Se il bruciore di stomaco è frequente è probabile che ci sia un reflusso gastro-esofageo. Il rimedio è togliere i cibi yin (zuccheri, dolci di pasticceria, gelati, bevande alcoliche, yogurt, olio crudo, latte, formaggi).

 

Cattiva digestione, pesantezza di stomaco dopo un pasto troppo abbondante. Ume-sho-bancha. Far bollire per qualche minuto una prugna umeboshi in una tazza di tè bancha e aggiungervi qualche goccia di shoyu. Le umeboshi sono prugne acerbe conservate sotto sale usate comunemente come ingredienti nella cucina giapponese. In Italia  si trovano nei negozi di cibi naturali e biologici.

 

Sonnolenza postprandiale. Verde scottato.  Scottare per solo uno o due minuti una foglia verde (insalata verde, parte verde delle coste, catalogna, verza, o anche foglie di rape o rapanelli) in acqua bollente salata. Condire solo con qualche goccia di limone o di un aceto delicato. Questo sintomo è causato da un fegato affaticato e il fegato ama il verde e l’acido delicato.

 

Nausea, cinetosi. Masticare una galletta di riso integrale, meglio se tostata. Per la nausea in chemioterapia spalmarci sopra un velo di pasta di umeboshi o di miso.  È utile anche (specie per la nausea in gravidanza) mangiare una patata bollita senza sale, perché le patate assorbono il sale in eccesso e le sostanze tossiche eliminate attraverso il tubo digerente.

 

Emorroidi. Togliere i cibi yin. Masticare  (un pezzettino per volta perché sono molto forti) due o tre prugne umeboshi.