Armi di distruzione di massa

Il 29 Aprile la rivista Science ha pubblicato una serie di articoli dedicati ai nostri amici microbi, decine di migliaia di miliardi di commensali che lavorano per noi nel nostro intestino, a meno che li sterminiamo con un uso sconsiderato di antibiotici (Science 2016, volume 352: Pamer EG pag. 353;  Gensollen T et al.  pag. 539; Blaser MJ pag. 544). “Antibiotic overuse: Stop the killing of beneficial bacteria” titolava cinque anni fa un editoriale dello stesso Martin Blaser su Nature. Questi nuovi articoli rinnovano la raccomandazione sulla base di ulteriori dati scientifici. La scoperta degli antibiotici è stata importantissima per curare malattie infettive mortali, ma oggi i danni che derivano dall’abuso di antibiotici sono diventati gravissimi.

L’indagine Eurobarometro riscontra che l’Italia è il paese Europeo con il maggior consumo: lo scorso anno il 43% degli italiani ne ha fatto uso, contro il 18-20% nei paesi nordici. E il periodo della vita in cui gli antibiotici sono più usati è il primo biennio. Forse l’Italia è il paese europeo dove i medici e i cittadini sono più ignoranti? più superficiali? meno informati? ma cosa comporta l’abuso di antibiotici? Riporto qui sinteticamente i risultati degli studi citati negli articoli di Science: gli antibiotici nei primi anni di vita sono associati a un maggior rischio di asma e di dermatiti atopiche, di colite ulcerosa, morbo celiaco, diabete di tipo I, obesità, sindrome metabolica, diabete di tipo II, malattie autoimmuni, e anche di sindromi psichiatriche. La perdita dei batteri anaerobi saprofiti che vivono nel nostro intestino rende l’ambiente intestinale suscettibile ad infezioni gravi da batteri patogeni, molti dei quali oggi sono diventati resistenti agli antibiotici. Per alcune infezioni resistenti agli antibiotici, ad esempio ceppi di escherichia coli e enterococchi vancomicina-resistenti, si è dimostrato utile il trapianto di feci da donatori sani, praticato attraverso sondino nasogastrico o con clistere.

Proteggiamo i nostri bambini dalla leggerezza dei pediatri che prescrivono antibiotici anche quando non c’è alcuna necessità! Se si giudica che c’è necessità oggi si è giunti a considerare l’opportunità di prelevare e conservare congelato un campione di feci del bambino prima del trattamento e reintrodurlo nell’intestino dopo il trattamento. Proteggiamo la madre terra e l’umanità dalla leggerezza dei medici che prescrivono troppi antibiotici, dalla leggerezza degli allevatori che trattano gli animali con antibiotici per farli crescere più rapidamente (la conoscenza che gli antibiotici fanno ingrassare rapidamente gli animali avrebbe potuto far sospettare che anche nei bambini potevano avere effetti devastanti), e dalla leggerezza con cui accettiamo le prescrizioni senza consapevolezza o assumiamo antibiotici anche senza consultare un medico. Per più informazioni si consulti anche il capitolo “Armi di distruzione di massa” su “Il cibo dell’uomo” (Franco Angeli ed.).